logo_isgrecIl 2 giugno 1993 nacque l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (ISGREC), ormai a lunga distanza da quando l’INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia) fu “fondato da Ferruccio Parri nel 1949 con lo scopo di raccogliere, conservare e studiare il patrimonio documentario del Corpo Volontari della Libertà e del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia”. Così si legge nel portale web di quella che nel corso del tempo è diventata una rete nazionale di 67 istituti provinciali e regionali, per Statuto collegati all’INSMLI, che ha sede a Milano. I loro caratteri originali: un impegno culturale e civile, riconducibile ai valori dichiarati dalla Carta costituzionale, figlia della Resistenza ai fascismi e dell’opzione per uno Stato repubblicano democratico.
Compiti che si è dato l’ISGREC: promuovere la storia e avere cura di preservare la memoria dell’età contemporanea. L’itinerario percorso: la costituzione di un archivio storico e di una biblioteca specializzata, strumenti con cui nel tempo è stata prodotta ricerca storica, soprattutto ma non solo locale.  Accanto alla ricerca la divulgazione scientifica, il sostegno alla qualità dell’insegnamento della storia e dell’educazione alla cittadinanza, la creazione di reti con luoghi della cultura estesi a una dimensione europea.
L’Istituto è luogo di “servizio culturale”, aperto per consultazione di biblioteca e archivio, consulenze, attività didattiche con insegnanti e classi.
Si è anche gradualmente esteso e diversificato il tipo di strumenti della comunicazione dei prodotti della ricerca storica e storico-didattica. A una collana editoriale, nata dalla collaborazione con l’editore grossetano Effigi e già con quattro volumi pubblicati, a cadenza annuale, si affiancano documentari, dossier didattici, mostre permanenti, spazi web che documentano specifici progetti.
La risorsa più preziosa sono i giovani laureati e specializzati in discipline storico-sociali. Per ciascuno di loro l’istituto è luogo di studio e completamento della formazione, insieme di sperimentazione di sé in attività di ricerca e organizzazione culturale.