
Angela Guidi Cingolani
Data di nascita e morte: 1896 Roma - 1991 Roma
Anni al momento dell'elezione all'Assemblea Costituente: 50
Titolo di studio: laurea in linguee letterature slave
Professione: ispettrice del lavoro fino al 1925, quando è costretta ad emigrare; giornalista
Sposata al momento dell'elezione: dal 1935 moglie di Mario Cingolani, ex parlamentare del PPI
Eletta nel collegio di: Roma-Latina-Viterbo-Frosinone
Partito: DC
Apprendistato politico: impegnata in attività di assistenza fin dalla Grande guerra, medaglia, le è assegnata una medaglia al valor civile e un diploma di benemerenza per l’attività svolta in favore dei profughi delle terre invase dal nemico dopo Caporetto. Nel 1918 è tra le prime iscritte alla Gioventù Femminile cattolica italiana ed è tra le prime cattoliche a partecipare al movimento pro suffragio femminile. Si distingue nell'organizzazione sindacale femminile italiana; Luigi Sturzo si avvale della sua collaborazione nella organizzazione del lavoro femminile all’interno dell’Opera per l’assistenza civile e religiosa degli orfani di guerra, da lui fondata. E' la prima donna iscritta al Patito Popolare, del quale guida la segreteria del gruppo femminile romano fino allo scioglimento da parte del regime fascista nel 1926. Fonda nel 1921 il comitato centrale per il lavoro femminile; dirige il settimanale «Il Lavoro femminile», poi soppresso dalle leggi speciali. E' costretta dal fascismo ad emigrare a Ginevra, dove conosce il marito Mario CIngolani, ex parlamentare del PPI. E' tra i fondatori della DC, unica donna eletta al primo consiglio nazionale del partito. Partecipa alla lotta clandestina ed è incaricata dalla DC di organizzare le masse femminili. Nel 1945 è nominata membro della Consulta nazionale, in seno alla quale presta attività di rilievo nella Commissione Lavoro e Previdenza Sociale. Il 1 ottobre del 1945, è la prima donna a prendere la parola in un’Assemblea istituzionale:
«[...] Colleghi Consultori, nel vostro applauso ravviso un saluto per la donna che per la prima volta parla in quest’aula. Non un applauso dunque per la mia persona ma per me quale rappresentante delle donne italiane che ora, per la prima volta, partecipano alla vita politica del paese. Ardisco pensare, pur parlando col cuore di democratica cristiana, di poter esprimere il sentimento, i propositi e le speranze di tanta parte di donne italiane; credo proprio di interpretare il pensiero di tutte noi Consultrici invitandovi a considerarci non come rappresentanti del solito sesso debole e gentile, oggetto di formali galanterie e di cavalleria di altri tempi, ma pregandovi di valutarci come espressione rappresentativa di quella metà del popolo italiano che ha pur qualcosa da dire, che ha lavorato con voi, con voi ha sofferto, ha resistito, ha combattuto, con voi ha vinto con armi talvolta diverse ma talvolta simili alle vostre e che ora con voi lotta per una democrazia che sia libertà politica, giustizia sociale, elevazione morale. È mia convinzione che se non ci fossero stati questi 20 anni di mezzo, la partecipazione della donna alla vita politica avrebbe già una storia»
In Assemblea costituente:
Assemblea - Emendamenti:
Titolo III: rapporti economici (Discussione generale) – -
Seduta CIX, 03.05.1947
Titolo III: Rapporti economici (Discussione artt. 30-34) - Seduta
CXVI, 08.05.1947

Successive legislature: nel 1951 è nominata da De Gasperi Sottosegretaria al Ministero dell'industria e del commercio, prima donna quindi ad entrare in un governo. E' tra le fondatrici del CIDD. Lascia il Parlamento nel 1952 perchè eletta Sindaca di Palestrina, carica che ricopre fino al 1965.
Altri incarichi: Sindaca di Palestrina dal 1952 al 1965
Bibliografia essenziale:
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e la Costituzione italiana, discorso pronunciato all’Assemblea
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