Cari soci, cari amici, cari utenti delle numerose iniziative dell’Istituto,

scrivo per manifestarvi la vicinanza, mia e dei membri del Direttivo ISGREC, in uno dei momenti più difficili della nostra storia repubblicana. L’ISGREC e la sua Biblioteca rimarranno doverosamente chiusi, in ottemperanza alle misure prese da governo e enti locali per contenere il contagio del COVID19. Sarà nostra premura informarvi della riapertura dei medesimi.

Su tale riapertura, tuttavia, pende adesso un ulteriore rischio, che potrebbe essere letale per il destino dell’ISGREC anche quando usciremo da questo incubo: a seguito di un esposto anonimo in Procura, la sede è stata sottoposta ad una ispezione della polizia provinciale che ha constatato l’inagibilità degli uffici e la non fungibilità dei locali adibiti a biblioteca. A seguito di tale verifica, in data 5 marzo abbiamo infatti ricevuto una lettera dall’avvocatura della Provincia che intimava l’abbandono degli spazi inagibili. Ancora in data 9 marzo una ulteriore lettera recitava, dopo aver ricordato il divieto imperativo di non utilizzare gli uffici, che “…decorsi i termini concessi nella precedente del 5 marzo u.s., procederemo nelle opportune sedi per ottenere nuovamente il possesso dell’immobile”.

Ricordo brevemente la questione sede: nel marzo 2016 l’allora Presidente della Provincia Bonifazi inviò una lettera a tutte le associazioni che avevano sede nel “Poderino dell’agrario” per comunicare che, per mancanza di risorse finanziarie a seguito della trasformazione dell’Ente, la Provincia non avrebbe più garantito la manutenzione dei locali; con la stessa si invitavano le associazioni a trovarsi una nuova sede. La Provincia, nonostante la lettera, si è sempre resa conto della difficoltà di spostare un patrimonio che all’epoca era di 500 metri lineari tra libri e archivi, e che oggi si aggira sui 600. Nessuno sembrava allora mettere in discussione la permanenza nel poderino dell’Isgrec prima che si fosse trovata una soluzione adeguata per il trasferimento di tutto il patrimonio documentario che, ricordo, è sotto tutela della Soprintendenza archivistica della Toscana. L’impegno a garantire la fruibilità della sede attuale era testimoniato anche dal fatto che la Provincia ha continuato a concordare con noi orari del riscaldamento ed addebitarci annualmente le spese relative alle utenze.

Nel giugno 2018 fummo convocati in Provincia per un incontro sulla questione sede, nel corso del quale ci fu comunicata verbalmente la disponibilità alla firma di un comodato triennale. Nei tre anni avremmo dovuto avere la disponibilità dell’attuale Biblioteca e del locale attiguo, nel quale avrebbero dovuto essere trasferiti gli uffici. La soluzione però non si è mai concretizzata per la mancanza di un servizio igienico nei due locali e per la mancanza delle risorse a disposizione della Provincia di costruirne uno al loro interno. Anche in quella occasione, ci fu detto in via breve che avremmo potuto rimanere dove eravamo in attesa di nuova soluzione. Negli ultimi mesi alcuni eventi (come il riposizionamento di una cancellata di ferro) ci hanno fatto capire che il locale attiguo alla Biblioteca era stato riassegnato all’ISIS Leopoldo II di Lorena. A febbraio 2020 sono seguiti incontri con la Direzione dell’ISIS Leopoldo II e con il Comune di Grosseto, dai quali sono uscite proposte di riqualificazione del poderino e di soluzione per la sede dell’Istituto.

Questo fino all’esposto anonimo del mese scorso.

Dunque, rischiamo una lunga fase di chiusura forzata che per ISGREC sarebbe la fine. Dobbiamo assolutamente pensare, anche in questi giorni di assai più pressanti preoccupazioni personali e familiari, al futuro dell’Istituto. Sono certo che sarete d’accordo.

In questi giorni, pur nelle difficoltà dell’emergenza COVID19, abbiamo avuto contatti con tutte le Istituzioni locali, che si sono dimostrate intenzionate a trovare una soluzione, in modo tale che sia possibile garantire la ripresa delle attività e la fruizione da parte della cittadinanza della seconda biblioteca più grande del capoluogo, l’unica specializzata in storia contemporanea e l’unica in tutta la provincia che custodisce e apre al pubblico archivi di persona, di imprese, di associazioni, di istituzioni.

Penso che proprio questo momento così duro possa darci l’opportunità di ripensare cosa è l’ISGREC e cosa dovrebbe essere in futuro. Mi piacerebbe parlarne presto con ognuno di voi de visu. In attesa che la vita torni alla normalità predisporrò un questionario da circolare online nelle prossime settimane.

Vi invito fin da adesso a prenderlo in considerazione e a farci sentire la vostra presenza.

 

Luca Verzichelli

Presidente Isgrec

Grosseto, 13.03.2020