“Resistenze, femminile plurale”. Progetto della rete degli Istituti toscani della Resistenza

Il progetto Resistenze, femminile plurale. Storie di donne in Toscana vuole accompagnare le celebrazioni dell’80° della Liberazione italiana dal nazifascismo, ponendo al centro dell’attenzione il tema della Resistenza femminile toscana.
Sulla base della documentazione raccolta negli archivi della Rete toscana degli Istituti della Resistenza si è voluto comporre un primo “album di famiglia” con i ritratti di 50 donne coinvolte, con vari e diversificati ruoli, nella lotta di Liberazione dei nostri territori. Si tratta di un primo nucleo di donne resistenti, 5 per ogni provincia toscana, le cui biografie sono state ricostruite a partire dalle carte d’archivio conservate presso gli Istituti toscani.
Con la collaborazione di UPI Toscana, Consiglio regionale toscano, Rete degli Istituti storici della resistenza e dell’età contemporanea della Toscana, Commissione pari opportunità della Regione Toscana e Università degli studi di Firenze, le biografie sono state pubblicate in un volume, curato da Francesca Cavarocchi, pensato per una didattica laboratoriale nelle scuole e intitolato proprio “Resistenze, femminile plurale. Storie di donne in Toscana“. La pubblicazione sarà presentata sabato 12 aprile alle ore 10.30 presso l’Auditorium del Consiglio Regionale in via Cavour, 4 a Firenze. In quell’occasione si terrà anche una cerimonia istituzionale per la consegna di pergamene di riconoscimento alle famiglie delle donne protagoniste di queste storie, che hanno concorso alla costruzione della nostra Repubblica e della nostra democrazia, nella quale interverrà anche Ilaria Cansella (Direttrice dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea), coordinatrice del progetto (QUI per il programma).
Le 50 biografie saranno diffuse a un più ampio pubblico attraverso una campagna divulgativa: sui social degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea della rete toscana dal 14 aprile all’8 maggio, due al giorno, con link che rimanderanno per approfondimenti al portale ToscanaNovecento. Lo scopo è quello di farne la base per un futuro database sul partigianato femminile in Toscana, via via aggiornabile e quindi preludio a ulteriori e più approfondite ricerche.
Al di là di una complessa e forse impossibile ricostruzione quantitativa, ciò che è apparso necessario e ha costituito la spinta di tutto il progetto è stato fare, a 80 anni di distanza, il punto sullo stato dell’arte delle conoscenze sulla Resistenza femminile in Toscana, con l’intento di proseguire un’indagine che richiederà risorse finanziarie e i tempi lunghi della ricerca storica, ma che si è voluto simbolicamente avviare a 80 anni dalla fine della guerra di Liberazione, per restituire a quelle donne, la cui Resistenza è stata troppo spesso “taciuta”, lo spazio pubblico di riconoscimento e la gratitudine loro dovuta.