Il 29 giugno del 1921 Grosseto fu assalita da circa 700 squadristi provenienti da tutta la regione. La cosiddetta “spedizione punitiva” sul capoluogo maremmano mirava alla devastazione delle sedi e dei luoghi di aggregazione dei partiti (principalmente il Partito socialista) e alla intimidazione degli avversari politici. Scopo ultimo “spurgare”, “bonificare”, “purificare” la rossa Grosseto attraverso la ferocia degli squadristi, che rappresentavano il braccio armato del nascente movimento politico fascista. La “conquista” fascista di Grosseto segnò l’inizio di un periodo di “assenza dell’autorità” sul territorio e rappresentò un punto di non ritorno verso il commissariamento prefettizio del Comune, seguito dalla riforma podestarile fascista.

La ricorrenza dei cento anni da quei fatti offre oggi l’occasione per riflettere su un periodo fondamentale, ancora poco studiato nel contesto locale, riportando l’attenzione su quell’ “estate di sangue” che poche tracce ha lasciato anche nella memoria cittadina e ricollegandola alle vicende successive del fascismo maremmano.

L’occasione è offerta dall’incontro coorganizzato dalla Sez. ANPI “Elvio Palazzoli” di Grosseto e ISGREC per il 1° luglio, ore 18.15. In Piazza del Popolo (presso la ProLoco di Grosseto) gli storici Ilaria Cansella (Direttrice Isgrec) e Marco Grilli (Isgrec) e il Dott. Giuseppe Corlito, Presidente della Sez. Palazzoli rifletteranno su “Squadrismo e fascismo a Grosseto”. Coordinerà l’incontro Adolfo Turbanti (Isgrec).

Posti limitati, prenotazione consigliata: segreteria@isgrec.it | 0564 415219